Alessio Deli trova il materiale per le sue sculture nelle discariche. Ferri arrugginiti, lamiere e plastica vengono manipolati, elaborati e assemblati e acquisiscono una nuova vita tra le mani dell’artista. Con un approccio poetico e filosofico ricompone rifiuti della nostra società in un insieme nuovo e sorprendente. Ha voluto partecipare all’evento contro la violenza sulle donne, esponendo la statua “La bellezza e la ruggine”.
Nato a Marino nel 1981 e diplomato con il massimo dei voti all’Accademia di Belle Arti di Carrara, Deli sta affermando il proprio nome nella scena artistica italiana con una serie di imponenti sculture figurative a grandezza naturale realizzate con l’assemblaggio e la modellazione di materiali riciclati. Sebbene il suo stile abbia profonde radici nella tradizione classica, il suo desiderio di ridar vita ai materiali abbandonati e destinati alla discarica dà al suo lavoro un pertinente taglio postmoderno. Le sue opere sono collocate in spazi prestigiosi come la Basilica di S. Maria in Aracoeli a Roma e il MACS di Catania, oltre a importanti collezioni private.